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Vecchio 06-06-2013, 19.59.48   #1425
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard fissò allora Talia.
“Il Fiore Azzurro...” disse “... anche io ne ho sentito parlare... ma lei come scrittrice forse ne sa più di me...” guardò poi la lettera “... si, credo che si debba aprire... poi parleremo del Fiore Azzurro...”
Ruppe la ceralacca e cominciò a leggere:

“Caro Robert, sono passati alcuni anni dal nostro ultimo incontro.
Ricordo perfettamente quel tardo pomeriggio al Castello di Sunien e quel bicchiere di vino che voi continuavate ad agitare nella vostra mano.
Uccidere un nobile in duello non è cosa semplice, soprattutto se egli era anche un marito geloso.
Non chiedetemi ancora, come faceste quel pomeriggio, per chi avesse tenuto lady Beatrice in quella contesa.
Conoscete benissimo la risposta, amico mio.
Ma siete voi ad essere in debito di una risposta invece.
E non a me.
Credo che per ogni sera trascorsa insieme, lady Beatrice fu sul punto di chiedermi del vostro ritorno.
Forse avrebbe dovuto scrivervi.
Le pregai di farlo.
Implorai, scongiurai, persino minacciai, ma ella non volle.
E forse avrei dovuto farlo io.
Ma alla fine il mio animo da cinico osservatore della vita, di chi predilige che siano altri a dar forma al mondo, ebbe la meglio.
E solo ora comprendo quando fui stolto.
Oggi che il regno di Chanty è nel caos.
I Rossi assalgono i Blu e i Bianchi sembrano impotenti.
Ma ho taciuto un tempo e credo sia giusto non parlare ora.
Vorrei almeno che lady Beatrice vi avesse seguito, amico mio.
Seguito anni fa.
O forse, un sogno, avrei voluto vedervi qui.
Magari come sovrano.
Ma sono solo le parole vuote di un sognatore.
Credo mi stiano cercando e forse stanno già venendo a prendermi.
Ma io ho il modo per beffarli.
Nello stesso modo in cui la Natura si è presa gioco di loro, facendoli nascere come gli inetti che appaiono.
Ora ci salutiamo, amico mio.
Sapete quanto io adori il teatro.
Devo dunque prepararmi per l'ultimo atto, con un degno colpo di scena.
Che il Cielo vi assista e vi risparmi, Robert.
E che vi doni il meglio.
Addio.

Carlo di Monsperon.”

“Chi può essere questo Carlo di Monsperon?” Stupito Guisgard. “Non ho mai sentito parlare di lui... né da mio zio, né da Kuon... e neanche di un luogo chiamato Chanty...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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