Daiz, a quelle parole di Altea, apparve pensieroso.
“Si, ma potrebbero essere solo leggende...” disse poi “... Frate Nicola di cui parli potrebbe benissimo essere un mito, come il Prete Gianni medioevale... questa storia è sempre più strana... come se fosse perennemente in bilico tra passato e presente... tra mito e realtà... non so... non vorrei che tutte queste cose finissero per portarci fuori strada... del resto non posso portare al mio cliente vecchie leggende medioevali...”
Ad un tratto si udirono dei passi.
“Deve essere il tuo professore!” Esclamò Daiz. “Presto, chiudiamo il pc! Dobbiamo evitare che scopra il nostro scopo... l'indagine è segreta...” e chiuse il computer.
La porta cominciò ad aprirsi.
Daiz allora, con gesto improvviso, prese Altea e la fece sedere sulle sue ginocchia, per poi cominciarla a baciare.
La porta si spalancò e Asevol si trovò davanti quei due che si baciavano.
“Come siete entrati?”
“Ops...” fece Daiz “... forse abbiamo scelto il posto meno indicato per restare un po' da soli, bellezza mia...”
“Si, lo credo anche io.” Fissandoli Asevol.
“Ci perdoni...” scusandosi Daiz “... ma non pensavo che...”
“Lei è la studentessa arrivata dall'estero.” Riconoscendo Altea, Asevol. “Vedo che si è ambientata presto...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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