Guisgard apparve turbato da quelle parole di Talia.
“Anche se ciò che ha appena detto” disse “può sembrare quanto di più assurdo si possa sentire, io credo... beh, diciamo sento... sento che forse è la strada giusta per decifrare tutta questa storia...” sbuffo pensieroso “... voglio dire... tutto sembra strano, troppo strano... come se sfuggisse ad ogni ragionamento logico... ma niente di razionale pare in grado di dare un verso e un senso a tutto questo... lei ha ragione... questa lettera sembra provenire da un luogo passato... ma è indirizzata a mio zio e quindi deve per forza essere di questo periodo... ora però mi sorge un dubbio... quando mio zio è stato quassù l'ultima volta? Così possiamo capire quanto tempo fa ha lasciato la lettera nel Codex Nolhiano... e di conseguenza il periodo in cui l'ha ricevuta...” continuò a sfogliare il libro, fino all'ultima pagina.
E qui i due si accorsero di qualche altra cosa.
Sul margine del foglio era stato scritto a penna qualcosa.
“Scrivere su un libro così antico è quasi un delitto...” mormorò Guisgard “... ma riconosco la scrittura di mio zio... sembrano indicazioni...”
E lesse ad alta voce:
“Superata Sant'Agata di Gothia, la bussola sarà la tua compagna.
Seguì il Nord, fin dove le colline da aspre saran dolci e vedrai la spada che bagna.
Così Ardeliano il Grande lo battezzò, lasciando nelle sue acque l'elsa della sua spada.
E se Dio vorrà, ti troverai nel regno prima che il male tutto vinca e il Bene per sempre cada.”
“Forse ha davvero ragione lei, Talia... forse davvero mio zio voleva lasciare delle tracce... solo così si possono giustificare queste annotazioni su pagine tanto antiche e preziose...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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