“Già...” disse Guisdgard “... dove conducono queste indicazioni?” Mormorò. “Lei crede che bisognerebbe seguirle? Beh, prima si dovrà decifrare quella sorta di enigma che le racchiude... pare che mio zio amasse molto gli indovinelli...” e fissò Talia.
“Non può che essere suo nipote...” all'improvviso una voce “... si... quegli occhi sono inconfondibili...” sorrise.
Era un uomo.
Ma non un uomo comune.
Un prete.
“Perdonatemi, sono piombato qui quasi all'improvviso...” continuò “... sono il cappellano del campo... ho conosciuto bene suo zio... io e Robert de' Taddei siamo stati legati da un'amicizia vecchia di quarant'anni...”
“Noi siamo qui” fece Guisgard “proprio per capire quali segreti custodiva, poiché buona parte della sua vita sembra avvolta nel mistero... almeno per me...”
“Egli” disse il cappellano “era legato a due terre, due mondi... una era la sua Capomazda... di cui immagino conoscete tutto...”
“E l'altra?” Chiese Guisgard.
“L'altra è una terra” spiegò il cappellano “lontana... o forse vicina... una terra che conobbe anni fa... quando vi giunse mentre inseguiva un suo amore... o forse dovrei dire il suo Amore... quello vero...”
“Di che terra si tratta?” Fissandolo Guisgard.
“Chanty...” rispose il religioso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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