“Eh, madama...” disse il milord ad Elisabeth “... attenta... questo vino è amabile ma traditore... infatti vi ha già offuscato la mente, tanto da farvi dimenticare che siamo al 12 Giugno del 1513...”
A quelle parole Gem restò interdetto.
Fissò poi Elisabeth.
“Comunque” continuò l'uomo “ora conoscete anche le mie vicissitudini sotto il sultano turco.”
Gem intanto era visibilmente inquieto.
Fissava quegli uomini e poi la casa intorno a loro.
Come era possibile?
Pensava.
Come poteva essere?
Era un incubo?
I postumi di un trauma per l'incidente?
O forse erano rimasti imprigionati in una sorta di stregoneria?
“Amici miei...” fece il milord, destando Gem da quei cupi e assurdi pensieri “... dovete assolutamente vedere la capitale del regno. La favolosa Fisyem...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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