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Vecchio 17-06-2013, 00.43.11   #1514
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Elisabeth e Gem avanzavano sui loro cavalli, mentre quegli uomini li seguivano poco dietro.
Canzonavano e motteggiavano sugli ideali del loro movimento, canticchiando poi filastrocche licenziose contro il re e i Blu.
“Non si preoccupi...” disse Gem ad Elisabeth “... non sono fiaccato o depresso da tutto questo, sebbene più mi soffermo a pensarci e più sembra assurdo... ma è che non riesco a vederci una ragione, un motivo, uno scopo... perchè mai ci è accaduto questo? Perchè ci siamo ritrovati secoli indietro al nostro presente? Nella mia vita ho sempre ascoltato strane storie su luoghi o tratte misteriose, in cui aerei e navi svanivano nel nulla, con tanto di risposte insensate o peggio, come la storia del Triangolo delle Bermuda o i racconti sugli alieni che i grandi governi tengono nascosti... ma questa...” scuotendo il capo “... questa le batte tutte...” fissò poi la donna “... io non sono un cantante di professione... come tutti mi diverto a canticchiare sotto la doccia o a strimpellare la chitarra quando sono con gli amici... spero che lei sappia cosa sta facendo, Elisabeth...”
Ad un tratto apparve lungo il cammino un maestoso castello dalle torri quadrangolari e merlate.
E subito dopo, immersa tra dolci colline screziate dal riverbero del Sole mattutino, incoronata da tre floride vallate, ciascuna attraversata da uno dei tre fiumi che ne bagnano la caratteristica terra rossa con le loro acque e ne ingentilivano l'immagine con i loro riflessi tra l'azzurro del cielo e il bianco delle nuvole, si mostrò loro la grande capitale di Chanty: la città di Fisyem.
“Oltre il castello di Yrko di Bumin” affiancandosi a loro uno degli uomini che li stavano seguendo “vedete dinnanzi a voi la nostra capitale... quella è la cattedrale con accanto il battistero. Quel campanile che svetta laggiù, indica il santuario di Santa Caterina, mentre la colossale torre che troneggia sul centro cittadino è quella del Palazzo Reale. Noi giungeremo là, dove sarete presentati a Guidox.” Ed entrarono in città.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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