"Oh.." dissi, sorridendo a madama "..so trattare con gente del genere e, credetemi.. mostrarsi irritati aumenta solo il loro divertimento.. è ora che imparino a stare al loro posto.." abbassai lo sguardo "...vi chiedo scusa se vi ho messo in imbarazzo.. volevo soltanto che si levassero di torno, e che imparassero la lezione..".
Quando sentii dei passi dietro di me, mi voltai e squadrai il ragazzo da capo a piedi.
Cosa voleva ancora.
Restai a bocca aperta quando mi chiese della festa.
Io, ad una festa dei giovani rossi? Ma se quel colore mi faceva accapponare la pelle. Stavo per liquidare il ragazzo con poche parole.
Ma quando mi disse dove si teneva la festa, quasi mi mancò il fiato.
Quel castello. La spilla, il quadro, lo sguardo del principe, il suono dell'ocarina.
Che potevo dire?
Sospirai.
"Ma davvero? Sembra divertente.." dissi sorridendo "Temo di avere un impegno domani, ma vedrò che posso fare... ".
Dovevo andare, eppure, mi chiesi di chi potessi fidarmi. Non potevo dire a Masan e a Solder della spilla nè del principe.
Ma di certo avrei dovuto spiegare a madama Oriana, che non andavo a quella festa per i Rossi, e che non volevo avere niente a che fare con loro.
Mi chiesi quanto potessi fidarmi di lei, di certo le stavo facendo una pessima impressione. Dovevo parlarle il prima possibile.
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