Quei ragazzi allora sorrisero ed annuirono a quelle parole di Clio.
“Spero possiate essere dei nostri.” Disse uno di quelli e poi andarono via.
“Vuoi andare ad una festa di quei giovani?” Chiese Oriana a Clio. “Esercitano così tanto fascino su di te?” Guardò la strada dove erano svaniti quei giovani. “I Rossi amano la libertà sfrenata, senza limiti. E detestano ogni forma di limite e di barriera. Per questo odiano i chierici. Dio è lontano, nei Cieli e forse, per loro, neanche esiste. Ma la Chiesa è qui ed impone norme e leggi ai loro occhi. E questo li ha spinti anche a scagliarsi contro il re e i suoi nobili. Non riconoscono le gerarchie, i privilegi e neanche i meriti. Comunque, se vuoi andare a quella festa, io non posso certo impedirtelo... del resto non sei davvero mia nipote... vieni...” aggiunse “... continuiamo la nostra passeggiata...” girarono ancora per la città e Clio poté vedere il centro storico e la piazza principale.
Le botteghe di alabastro, per il quale Chanty era famosa, e le taverne, rinomate per i sublimi vini nati dalle celebri vigne di quelle colline.
Tuttavia Oriana appariva silenziosa e distante, con lo sguardo assente e una strana inquietudine sul volto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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