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Vecchio 22-06-2013, 01.50.38   #1579
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Oriana ascoltò Clio e poi tornò a fissare Padre Roberto.
Questi però non disse nulla.
“Immagino” disse la donna “che anche il suono dell'ocarina possa essere spiegato in vari modi, vero?”
“Voi conoscete bene l'ocarina di Sua Maestà...” fissandola il chierico “... visto che spesso avete ascoltato il re suonare in pubblico.”
“Si...” annuì la donna “... ma non solo in pubblico. Ho udito la sua ocarina anche quando si rifugiava nei giardini o nei lunghi viali dai quali si raggiungeva il cortile centrale. Quando cioè Sua Maestà pensava di essere solo e di suonare solo per se stesso. Come quando lasciava il palazzo per camminare di sera nelle stradine secondarie della campagna appena fuori dalla città. Si, ho udito molte volte il re suonare la sua ocarina. Forse possono falsificare la sua calligrafia, ma nessuno potrebbe suonare l'ocarina come lui. Di questo ne sono certa e riconoscerei quel suono tra mille simili.”
“Sfortunatamente” replicò il religioso “non siete stata voi ad udire quel suono. E la ragazza qui” indicando Clio “è stata saggia a non mostrare ad altri la spilla e quel biglietto.”
Oriana allora salutò Padre Roberto e con Clio uscirono dalla chiesa di Sant'Andrea.
Per tutto il tragitto la donna apparve silenziosa e pensierosa.
E solo quando ritornarono a casa sua, ella, finalmente, riprese a parlare.
“Forse Padre Roberto ha ragione...” mormorò “... forse mi sto aggrappando ad una Chimera... ma non so... quel biglietto continua a tormentarmi...” guardò Clio “... e forse è davvero pericoloso, oltre che pazzesco, mandarti da sola in quel castello, insieme a tutti quei fanatici...” scosse il capo “... e tu non dovresti rischiare così tanto... cosa direbbero i tuoi compagni di viaggio? Loro di sicuro non accetterebbero questi rischi inutili...”
E proprio in quel momento, Masan e Solder ritornarono a casa.
Ora anche loro indossavano abiti del tempo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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