Guisgard si alzò e scese dalla corriera, mentre io rimasi immobile, fissandolo allontanarsi.
Quella visione...
era stato solo un momento, poche immagini, ma erano state tanto chiare e vivide da travolgermi.
Una volta rimasta sola, mi presi la testa tra le mani...
era una follia, pensai: avevo lasciato Sygma per sfuggire ai sogni che mi perseguitavano, ed invece pareva che essi mi avessero seguita, e addirittura che si fossero rafforzati.
Il cavaliere e la principessa...
sognavo di loro da più di un anno, ormai...
sognavo di loro da quando avevo terminato le ricerche e pubblicato quel romanzo sulla storia di quella regina con la quale, per qualche strano scherzo della sorte, condividevo il nome...
l’analista lo aveva chiamato ‘stress’, pensai...
ma chissà cosa avrebbe detto adesso, mi sorpresi a chiedermi... cosa avrebbe detto adesso che quei sogni giungevano anche di giorno...
e cosa avrebbe detto adesso se avesse saputo che... tentai di scacciare quell’idea che mi aveva colta all’improvviso, ma essa si ripresentò... era folle... ma ora mi ero, mio malgrado, accorta che quel cavaliere aveva sempre avuto, in quelle visioni, gli stessi occhi azzurri di Guisgard de’ Taddei.
Spinsi gli indici contro le tempie... forse davvero stavo impazzendo...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Risalì poi sulla corrida, tornando da Talia.
“Pare che questa vecchia corriera non riesca più a proseguire il suo viaggio...” disse alla ragazza “... dobbiamo quindi proseguire a piedi e raggiungere la più vicina stazione di servizio, per aspettare l'arrivo di un nuovo mezzo. Come va il ginocchio? Riesci a camminare?”
|
Sollevai la testa di scatto, quando lo sentii risalire a bordo...
“Certo!” risposi in fretta alla sua domanda, sperando che quei pensieri non trasparissero troppo dalla mia espressione “Certo che ce la faccio... non è stato niente!”
Mi alzai, quindi, e tirai giù dalla cappelliera la bisaccia che conteneva il Codex e la mia borsa...
“Coraggio, andiamo...” dissi con un sorriso “Tutto sommato non è un gran danno: è una bella giornata, il sole è alto e la strada sembra essere in gran parte all’ombra degli alberi... ci farà bene camminare un po’!”
Lo precedetti, dunque, e scendemmo dalla corriera.