Quel ragazzo, nel vedere Clio in compagnia di Masan, ebbe un moto di fastidio.
Mostrò poi un sorriso stentato, più simile ad un ghigno.
“Certo che c'è del vino...” disse “... dobbiamo lasciarci andare stasera!” E fece loro cenno di seguirlo.
Il ragazzo riempì allora due grossi bicchieri con del vino rosso e li offrì a Clio ed al suo accompagnatore.
“Brindiamo alle belle ragazze!” Fissandoli. “Perchè le belle ragazze non appartengono a nessuno!” Guardò Masan e si scolò in un attimo il bicchiere.
“Tua madre” bevendo l'archeologo “doveva essere molto bella...”
“Cosa vuoi dire?”
“Nulla...” sarcastico Masan “... era solo un complimento... sei un bel ragazzo, dunque è facile pensare che anche i tuoi genitori lo siano stati...”
Il ragazzo lo studiò con attenzione, per poi scuotere le spalle.
“Gettatevi nella mischia allora...” mormorò.
Tutti intorno a loro ballavano, danzavano e si divertivano.
Ad un tratto, proprio il ragazzo che aveva invitato Clio, saltò su una delle tavole imbandite.
“Amici ed amiche!” Esclamò. “Ci è stato permesso da messer Yrko di adoperare solo il cortile e l'androne principale per la nostra festa... ma io...” mettendo una mano in tasca “... sono riuscito a trovare le chiavi per il grande salone...” ed estrasse una chiave.
Tutti i presenti esultarono nel vederla.
“Cosa aspettiamo?” Ridendo il ragazzo. “Vediamo cosa nasconde!”
E corse verso le scale, seguito da tutti gli altri invitati.
“Direi di seguire questa marmaglia...” disse Masan a Clio e seguirono tutti gli altri.
Arrivarono così in un grande salone, arredato con gusto e sfarzo.
E sulla parete grande vi erano tre grandi ritratti, raffiguranti un uomo ed una donna quelli più vicini e un giovane uomo quello più distante.
E il giovane uomo era lo stesso che Clio aveva visto nel ritratto a casa di Oriana.
“Presto!” Gridò il ragazzo agli altri. “Rompiamo i ritratti del tiranno e della sua lercia famiglia!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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