Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 09-07-2013, 02.23.47   #1489
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La letteratura Capomazdese da spesso spunto a storie, racconti, leggende e Gdr per il nostro reame.
E anche ogni dalle sue pagine trarremo uno dei nostri enigmi.
Nella commedia teatrale “Il fantasma cortese”, opera spensierata e divertente, un allegro fantasma resta su questo modo per accudire la sua bella e sensuale moglie.
Sir Androne, cavaliere abile come pochi, viene ucciso a tradimento durante un duello dal malvagio sir Montellone.
Portato in Paradiso dal suo Angelo Custode, viene però a sapere che è stato vittima di un errore grossolano.
Infatti non era ancora giunto il suo momento.
Come risarcimento, allora, il cavaliere chiede di poter passare tredici giorni ancora sulla Terra, in modo da trovare, in questo periodo, un nuovo marito per sua moglie.
Ritornato dall'Aldilà, appare a sua moglie e le racconta l'accaduto.
La bella Viola però non vuol saperne di scegliersi un nuovo marito, innamorata com'è del suo Androne.
Il cavaliere non si da per vinto e comincia a passare in rassegna i migliori partiti del reame, pur di trovare un uomo capace di prendersi cura della bellissima vedova.
Ma mentre è alle prese con questa faticosa ricerca, il cattivo Montellone si fa avanti con Viola.
La donna ovviamente lo rifiuta e il fellone la rapisce, portandola nella sua imprendibile torre.
Venuto a sapere ciò, Androne tenta di liberarla, ma essendo un fantasma non ottiene grandi risultati.
Ma proprio in quel momento il suo Angelo Custode lo riporta in Paradiso.
Qui però gli viene detto che per rimediare all'errore della sua morte gli sarà dato un nuovo corpo.
Quello di un cavaliere ucciso dagli infedeli in Terrasanta.
Così, di nuovo in vita, ma avendo perso però ogni ricordo della sua morte e successiva reincarnazione, di ritorno dalla Terrasanta scorge il grido disperato di Viola dalla torre.
Sconfigge e uccide il perfido Montellone e libera la donna.
Le loro anime, però, nel vedersi, si riconoscono e così i due convolano a nozze, vivendo per sempre felici e contenti.
Bellissima la scena del loro incontro, dove lei rammenta le parole di lui nel giorno del loro matrimonio, “Io ritornerò sempre da te... aspettami...”, e riconoscendo nel cavaliere gli stessi occhi di suo marito.
In questa scanzonata e gioiosa commedia, il tema dell'anima gemella e dell'Amore Vero la fa da padrone, tra battute, situazioni grottesche e l'immancabile lieto fine.
E una delle scene più divertenti è quella che vede il nostro Androne, appena giunto in Paradiso, impegnato a giocare con San Domenico e San Valentino, i quali gli promettono la loro Protezione e Benedizione in seguito alla risoluzione di un enigma.

“In uno scrigno ci sono sette gemme di diverso colore: una blu, una rossa, una verde, una bianca, una gialla, una viola e una arancione.
Per esse ogni giorno il Cavaliere Blu, quello Rosso, quello Verde, quello Bianco, quello Giallo, quello Viola, quello Arancione e quello Nero si combattono a vicenda, senza però che mai nessuno di essi sconfigga tutti gli altri.
E trascorrono così un intero anno a battersi senza sosta, fino a quando il Cavaliere Arancione resta ferito a morte.
Timorosi di uccidersi a vicenda senza giungere mai a nulla, decidono allora di dividersi le gemme, così che ciascuno ne prenda una.
Aprono lo scrigno e ogni cavaliere prende una gemma.
Alla fine della spartizione però nello scrigno resta una sola gemma.
Perchè?”


Androne risolve l'enigma propostogli dai Santi, che poi gli profetizzano il lieto fine per la sua situazione amorosa.

E voi, dame e cavalieri, riuscite a risolvere l'enigma di oggi?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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