Citazione:
Premessa: in questa vostra citazione vi riferite esplicitamente al contesto di Cornwell? Se la risposta è si, il fatto che erano "guerrieri conquistatori" non coincide: erano semmai "guerrieri difensori"
|
In realtà parlavo in generale, se si pensa a Camelot e ai suoi Cavalieri come al Reame che per la prima volta dopo la caduta di Roma riunì Albione sotto un unico stendardo, è facile immaginare le tante guerre di conquista (o pacificazione, se vogliamo essere più sofisticati) che i Cavalieri condussero.
Ora, si può pensare a queste guerre con sguardo storico cinico e realistico, immaginandone tutte le violenze e le brutalità intrinseche, o si può pensare ad esse con un misticismo lirico di fondo, che le nobilita sull'altare di una volontà ferrea di portare giustizia e pace a tutti gli uomini. Ecco, intendevo semplicemente questo

Resta come punto fermo, ci tengo umilmente a specificarlo, che incide molto su questa mia visione un gusto personale e una personalissima visione del ciclo arturiano, senza nulla togliere al lavoro di Cornwell che in nulla viene sminuito dalla mia mancata approvazione, giacchè gode di milioni di consensi in tutto il mondo già di per sé.
Citazione:
Per quanto riguarda la cavalleria, vi chiedo: avete mai letto il Parceval?
|
A dire il vero no, non ancora, lo confesso. Conto di poter porre rimedio quanto prima, cosa potete dirmi di quest'opera?