Così Elisabeth, assistita da Clio e da Gem, con tutto l'occorrente possibile permessi dal tempo e dal contesto, operò Guisgard.
Fu un'operazione lunga e difficile ed il rischio di infezioni o complicazioni, come la donna ben sapeva e temeva, era altissimo.
Alla fine tutto riuscì perfettamente, anche se sotto un certo aspetto il difficile poteva cominciare proprio ora.
Nel frattempo, Talia tentava di tenere a bada Giacomo il Nero.
“Avete ragione...” disse lui “... non sono un medico... sono un soldato e come tale per me hanno priorità gli ordini. E davanti ad un ordine ci sono solo due possibilità... eseguirlo oppure giustificare il non averlo fatto. E se non potrò portare il principe a messer Guidox, allora gli presenterò una degna giustificazione... e quella giustificazione siete voi, milady... verrete dunque con me al Palazzo Reale. Siete la madrina del principe ed è logico ritenere che se vi ha scelta vuol dire che tiene a voi.” Una enigmatica luce attraversò i suoi occhi. “Per questo so per certo che, appena si sarà ripreso, egli verrà a riprendervi e messer Guidx potrà sincerarsi sulla salute del nostro sovrano... allora, accettate la mia proposta? O preferite che porti via il principe adesso stesso? Perchè non sarà certo un medico ad impedirmi di obbedire agli ordini.”
“Non potete chiedere questo a lady Melicha!” Intervenne Carlo. “Verrò io con voi al palazzo!”
“Perdonatemi” fece il Nero “ma voi non avete alcun valore ai miei occhi. O milady mi seguirà al palazzo, oppure porterò via Sua Maestà.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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