Il siero subito fece effetto ed Altea scivolò nel suo innaturale sonno...
Era un giardino di Maggio, fatto di eriche, peschi e salici di un verde intenso.
Rampicanti sui portici lignei, con frutti maturi e colorati di Primavera, oscillavano a quella lieve brezza come pendagli di vetri screziati, riflettendo bagliori ed emanando riflessi tutt'intorno.
Un viale tagliava in due quell'angolo fiorito, fatto di profumi e odori intensi che quasi si mescolavano a quel tenero vento.
E Altea lo percorreva quel viale, fino a quando vide una figura dai tratti femminili intenta a dipingere qualcosa su una tela.
Ed avvicinandosi poté vedere quella tela da vicino...
Suonò la campana ed il suo suonò echeggiò in tutto il castello.
Steno, insospettito di non veder scendere Altea per il pranzo, si recò nella camera di lei per accertarsi che tutto andasse bene.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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