Ci fu il caos.
Giacomo fuggì via con Talia, mentre i suoi uomini tentarono di tenere a bada i contradaioli inferociti.
Grazie ad Elisabeth, il piccolo Marzio si ritrovò nel padiglione.
Ma erano disperate le sue condizioni.
E in quel fragore, per la rabbia, Ippio ed i suoi fecero a pezzi gli uomini del Nero.
“Pensate voi a Marzio...” disse Ippio voltandosi verso Elisabeth “... pensateci voi! Che nessuno mi segua! Difendete il principe!” Gridò poi agli altri contradaioli, per poi lanciarsi all'inseguimento di Giacomo.
Ma Gem, impugnando una spada trovata a terra, lo seguì.
“Sono con voi!” Urlò ad Ippio, per poi raggiungerlo.
Un attimo dopo erano già spariti.
Intanto Marzio era stato portato dentro e anche Guisgard e Clio lo videro in quelle gravi condizioni.
“Cosa è accaduto?” Chiese il falso principe.
“E' stato ferito questo ragazzo...” rispose Carlo di Monsperon.
“Da chi?” Fissandolo Guisgard.
“Da Giacomo il Nero...”
“Ora dov'è?”
“E' scappato...”
Guisgard si guardò intorno.
“Dov'è Talia?” Domandò tradendo agitazione.
“Non dovete agitarvi, o quella ferita...” fece Sanion.
“Dov'è Talia?” Urlò Guisgard, fissando Clio e Carlo.