Lentamente, a quel cenno, entrai e mi richiusi la porta alle spalle per poi avvicinarmi cautamente al vecchio.
Alla sua offerta di sedermi esitai per un attimo... ma in fondo ormai ero lì, pensai... così, infine mi accomodai su una sedia...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Quando qualcuno parte dalla propria terra” disse il vecchio “prima o poi deve ritornarci...” sorrise.
“Riposatevi un po'...” continuò “... dimenticate pure ogni affatto e preoccupazione... e lasciate che gli spettri seppelliscano i propri morti... a voi ciò non toccherà...”
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Lo fissai, stupita da quelle parole...
tornare nella propria terra?
Che mi avesse scambiata per qualcun altro?
Che fosse solo un vecchio pazzo?
Lo fissai negli occhi...
non era né l’uno nell’altro, pensai...
non era uno sciocco e, di certo, non era pazzo...
ma allora?
E poi l’altra cosa... sul seppellire i propri morti...
rabbrividii.
“Non sono preoccupata...” mormorai tuttavia, accorgendomi solo in quell’istante che in fondo questo corrispondeva alla realtà.
Per un momento rimasi un silenzio, mentre quelle sensazioni e quel mare di sentimenti, che mi avevano sommersa e spinta a fuggire da Sygma dopo tutti quegli studi e la pubblicazione del libro, tornavano a farsi avanti con forza...
esitai, incerta...
“Non comprendo!” mormorai poi, scuotendo appena la testa “Perdonatemi, ma non comprendo cosa intendete dire... io non sono mai stata a Chanty, prima d’ora!”