“Vedo” disse il monaco a Talia “che qualcosa avete compreso...” la fissò “... si, è giusto... questo luogo non è Sygma... e a voi non si può ingannare su questo...” accese una candela “... cos'è allora Chanty? Già, che luogo è?” Guardò da una delle finestre il paesaggio circostante. “E' un luogo particolare, come solo i desideri e i sogni sanno esserlo... Chanty non esiste...” sentenziò “... almeno non esiste come la maggior parte delle persone può immaginare... essa nasce dalla speranza e dai racconti... come una poesia, un romanzo, un quadro... e come tale è magica... Chanty nacque proprio dai racconti che viaggiatori, missionari, soldati, avventurieri e commercianti facevano di ritorno dal Nord... la gente di Capomazda provava ad immaginare le terre di Sygma, meravigliose ed inaccessibili... e l'unico modo che avevano per vederle nei loro cuori era quello di chiederne notizie a coloro che da quelle terre giungevano... ma i racconti sono fatti per meravigliare, stupire, suscitare i desideri di chi ascolta... e così Sygma, di volta in volta, si arricchiva di aspetti magici, fantastici... la gente di Capomazada la idealizzava e la immaginava così... e voi dite il vero... Sygma non è solo colline e pievi... e in queste terre sorte da racconti idealizzati non possono esserci quei suoni, quei profumi e quelle sensazioni che invece animano la vostra nobile terra... cos'è allora Chanty? Un sogno? Un'illusione? O entrambe le cose?” Accennò un lieve sorriso. “Chanty è la speranza... la speranza di chi sogna la propria Terra Promessa... di chi sogna la felicità, la Gioia... di chi aspetta e nel frattempo fantastica su ciò che desidera più di ogni altra cosa... Chanty è un riflesso di Sygma... una Sygma come la immaginano i Capomazdesi... guardatevi intorno... tutto vi parla di loro... c'è un discendente dei Taddei sul trono e combatte contro ribelli antinobiliari e anticlericali... l'unica contrada rimasta fedele ai duchi vince il Palio ed i suoi nemici... e tutto questo, come la trama di un libro, si ripete all'infinito... ogni cento anni e per tredici giorni...”
In quel momento un pensiero attraversò la mente di Talia: lei e Guisgard erano giunti in quelle terre da dieci giorni.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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