Disattivato
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Le mie speranze furono vane, le mappe mostravano solo il castello.
Le riposi con cura nel mio bagaglio, e guardai Guisgard lanciare la moneta.
Senza alcuna indicazione, una direzione valeva l'altra.
Camminai a passo svelto, come gli altri osservando la lussureggiante vegetazione intorno a me.
"Allora.. per me, un Hamburger.. ma solo, solo con la carne.. mi raccomando.. patatine fritte e una Guinnes, grazie..".
"Pinta?" rispose il cameriere.
"Certo..".
Lui si voltò a guardarla con uno strano sorriso.
"Che c'è?" dissi stupita.
"No, niente.. di solito le ragazze prendono una di quelle enormi insalate e al massimo bevono una diet coke.." sorridendo.
"Beh, saranno sicuramente più in forma di me…" con una smorfia.
"Non dire sciocchezze.." disse lui scuotendo la testa.
"Allora.. non mi hai ancora detto perchè mi hai trascinato fin qui, quando potevamo pranzare tranquillamente al bar dell'università.." dissi con uno sguardo indagatore.
"Beh, qui fanno dei panini squisiti.." si fermò per un momento "..che tu non apprezzi.. scusa, non lo sapevo..".
Feci un cenno inequivocabile con la mano "Ma va, figurati.. è solo che odio mischiare i sapori.. e tutte quelle salse.. bleah.." ridendo piano.
"Ecco qui.." il cameriere ci portò le rispettive ordinazioni.
"Beh, certo che ce l'avevi scritto nel sangue.." disse lui, dopo un po'.
"Che cosa?"
"La Storia.. voglio dire.. Clio.." disse con un sorriso, prima di addentare il suo enorme panino.
"Ahah.. beh, tu perchè sei tu, collega.." strizzando l'occhio "..ma di solito quando sentono questo nome mi rispondono: Ah.. come la macchina?".
Ridemmo entrambi.
"No, dai.. non dirai sul serio..".
"Oh, te lo giuro..".
"E tu?".
"Li fulmino con lo sguardo, dopodichè mi alzo e me ne vado.." risi ancora.
"E comunque.." continuai, appena finii il boccone "..in realtà non è così.. nel senso, i miei non pensavano affatto alla musa della storia..".
"Ah, no?" stupito.
"No no.. anzi… sono stata io a dirgli che Clio lo era.. loro non lo sapevano.. beh.. nessuno di loro ha studiato..".
"E allora, perchè proprio Clio?" chiese.
"Beh, è una lunga storia.." prendendo un sorso di birra scura "..ma è anche romantica e smielata.." scossi la testa "proprio come piacciono a me.." ridendo.
"Racconta, su.. sono curioso..".
Annuii. "Fatto sta che la mia famiglia non ha sempre abitato nel Newham.. Si sono spostati nella capitale solo qualche generazione fa, ma hanno tenuto la casa in campagna.. piccola eh.. non immaginare una reggia.. però, il paese dei miei un tempo si chiama Restoiry.. ed era un fiorente marchesato..".
"Non ne ho mai sentito parlare..".
"Beh, non è importante.. mica è affar nostro.. chiederemo a chi di dovere.." dissi ridendo.
"Giusto!" ridendo di rimando.
"Allora, dicevo.. per secoli è stata tramandata una leggenda.. l'unica figlia del marchese, Clio, appunto.. destinata ad ereditare ogni cosa, non volendo sposare l'uomo scelto dai genitori scappò.. ed arrivò in un paese lontano.. quale sia ovviamente, varia a seconda di chi ti racconta la storia..".
"Chiaro..".
"Beh, in questo paese straniero incontra un cavaliere..".
"Fammi indovinare.." la interruppe lui "..Si innamorano, si sposano e vissero per sempre felici e contenti..".
"Qualcosa del genere, sì.." dissi ridendo "..ma è solo una favola, anche se lei pare sia esistita davvero… la scena più bella è quella del loro incontro.. lui combatte, si volta.. la vede..".
"Lei guarda lui, lui guarda lei.. e fu amore a prima vista..".
"Caspita, sei esperto di storie mielense eh.." dissi ridendo.
Lui mi guardò con una smorfia "Ex-fidanzate e cinema…".
Risi "Deduco che abbiano sempre scelto loro il film..".
"Eh, già.." sorridendo "..senti, cosa fai sabato sera?".
Lo guardai con una smorfia.
"No, non dirmelo.." disse lui con aria impaurita.
"Eh, si.. Premier!".
Scosse la testa "Me l'ero dimenticato..".
"Ma come si fa..".
Lui mi guardò con un sorriso strano.
"Beh, i veri campioni non fanno l'anticipo, questa settimana..".
Lo guardai malissimo.
"Non osare.." minacciosa.
"Ok, ok.. mi arrendo.. sai che seguo il calcio solo così, ogni tanto..".
Scossi la testa "Ma come si fa.. beh, in effetti non mi stupisce, considerando chi tifi..".
Fece per ribattere ma lo bloccai con un cenno della mano.
Avevamo orami finito di pranzare, e l'ora della lezione successiva si avvicinava.
Guardai lo schermo dello smartphone.
"Dobbiamo andare.." con un sorriso "Grazie del pranzo..".
"Grazie di aver accettato..".
"Cos'è pensavi digiunassi?".
"No.." arrossendo un poco "..è solo che, insomma.. non sei mai uscita con me..".
Lo guardai con gli occhi sbarrati, perchè quello era un appuntamento? Tra Epigrafia e Geografia storica?
"Andy io.." dissi scuotendo la testa "..non immaginavo.. insomma.." sorrisi "cos'è avrei dovuto mettermi in tiro?" ridendo.
Lui rise con me e smorzò la tensione.
"Eccome, per venire in questo posto poi.." sorridendo.
"Dai, torniamo in università..".
Lui annuii, ma prima di alzarsi mi guardò per un momento.
"Quindi i tuoi non ti hanno augurato di essere un'ancella di Clio, ma di trovare un amore grande come quello della marchesina..".
Finii la Guinness e sorrisi.
"Già.." dissi alzandomi "..Peccato che un amore del genere non esista, non puoi innamorarti di una persona al primo sguardo, non scherziamo.. quello succede nelle favole, nei film, nei libri.. non nella vita reale..".
Mi accorsi di aver fissato un punto del bosco mentre camminavo, quasi fossi in trance.
Non so perchè mi fosse venuto in mente quel ricordo.
Povero Andy, ero davvero insensibile.
Ma poi qualcosa attirò la mia attenzione, un cancello dorato in mezzo alla foresta.
"Cosa.. Cosa ci fa un cancello come questo in mezzo alla foresta?" dissi, incredula "Beh, non abbiamo scelta, dobbiamo attraversarlo, a meno che non vogliate tornare indietro..".
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