E' decisamente questa l'ora che preferisco.
Dopo una giornata intensa e faticosa, come quella che potrebbe aver passato chiunque, riemergo dai tunnel sotterranei che attraversano la città e mi fermo, per un istante, ad osservare la gente intorno a me.
Forse sarà questo profumo di sugo che giunge da una sconosciuta finestra, o l'idea di trovarlo a casa che mi aspetta, ma il pensiero che quelle persone, (certo non tutte), tornano nelle loro case, rifugi o prigioni che siano, non vuole abbandonarmi.
Ma nonostante sappia fin troppo bene questo, non posso fare a meno di sorridere, di immaginare lo sguardo di un uomo distinto mentre suona il campanello, o lo sguardo di una donna quando apre la porta di casa.
Qualcuno verrà accolto col sorriso che sogna tutto il giorno, altri, invece, da un freddo saluto, ma anche solo da un tenero miagolio o da un abbaiare festoso.
Ma infondo, anche solo dal silenzio che aiuta a sentire i pensieri più profondi.
Quasi senza accorgermene, alzo lo sguardo verso il cielo.
Per un attimo resto immobile, il libro tra le mie mani era talmente interessante che non mi ero accorta di quanto meraviglioso fosse il panorama attorno a me.
E dire che molti non riuscirebbero ad immaginare un "panorama" alla periferia di una città, si sbagliano.
Un sole rosso, rosa, d'oro, fa capolino tra i palazzi. E' impossibile non fermarsi per un momento, dimenticare il grigio da cui pensiamo di essere circondati ed apprezzare i colori e le sfumature che, improvvisamente, si impossessano di qualunque cosa si trovi sul loro cammino.
Beh, a parte questa parentesi romantica e sognatrice, (che nemmeno la tecnologia riesce a replicare..) vedo che oggi Camelot era viva e pimpante, e ne sono felice.
Lady Talia, sono passata per il giardino per un breve momento, questa mattina, quando una pausa era il mio desiderio più grande.
E ho trovato ad attendermi la vostra splendida colazione, una meraviglia.
Tuttavia ero di fretta e non ho fatto in tempo a ringraziarvi... Ma stavolta non perderò certo l'occasione!
Grazie, Milady.
Poi, vediamo.. ho sentito parlare, di sfuggita, di intrepidi duelli e draghi bellicosi da debellare... ho immaginato che fosse il nostro primo Cavaliere a parlare, e vedo che non mi sbagliavo..
E una intrepida damigella Elionwy ci vizia terribilmente.. siete davvero un portento! Chi direbbe di no a quelle leccornie?
Il mio caro saluto giunga anche a Lady Elisabeth, e a Lady Altea che rendono sempre questo giardino uno splendido luogo di conversazione, con la loro costante presenza.
E anche a Sir Hastatus, che mi par di capire si stia godendo il meritato riposo...
Beh, un saluto a tutti voi, dunque.. da una dama chiaccherona..
