Talia restò così tutto il pomeriggio, come attraversata da uno stato d'animo misto di delusione e inquietudine.
A nulla era valsa la conversazione avuta con sua madre circa il motivo per il quale Jacopo aveva lasciato in quel modo la festa per il suo matrimonio.
Alcuni servi erano stati mandati al palazzo del Re, ma lì vi era troppa confusione e le notizie, soprattutto quelle fantasiose ed improponibili, sembravano spuntare come funghi.
Poi, verso il tardo pomeriggio, la carrozza di Jacopo tornò finalmente nel cortile del loro palazzo.
Il capitano si cambiò d'abito e raggiunse Talia nel grande salone.
“So che sono imperdonabile...” disse avvicinandosi ed abbracciandola “... ma forse potrei tentare? Magari con un bel viaggio per l'Europa... cosa ti piacerebbe vedere? Londra? Tu adori Londra. Oppure Parigi, o forse Praga?” La fissò e sorrise. “E se le visitassimo tutte?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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