Jacopo fissò Talia per alcuni lunghi istanti, per poi voltarsi a guardare fuori.
“Non c'è nessun Robin Hood...” disse con lo sguardo indefinito verso quello scenario che l'aria limpida di Settembre aveva reso ancora più bello “... nessuno è così idealista... neanche per una causa tanto assurda quanto sbagliata... forse cose simili accadono nei libri... la realtà è ben diversa... dietro a tutto questo si cela il normale e primordiale bisogno che l'uomo ha di difendere ciò che crede suo... io non critico il Clero... probabilmente anche gli aristocratici avrebbero reagito così se qualcuno avesse attentato ai loro beni e privilegi... ma sono al servizio del re ed ogni nemico della legge è anche mio nemico... e poi la Chiesa in passato si è già macchiata di simili colpe... come la storia della Falsa Donazione di Costantino...” sorrise “... ma basta parlare di queste cose...” abbracciò la sua giovane moglie “... ti prometto che appena sistemata questa faccenda partiremo per un viaggio attraverso le più belle e importanti capitali europee... Madrid, Parigi, Londra, Vienna, Capomazda, Atene... se vuoi arriveremo anche ad Istanbul... o, come la chiama ancora qualcuno, Costantinopoli...” i suoi occhi incontrarono quelli di lei e poi la baciò.
Ma proprio in quel momento un servitore bussò alla porta.
“Capitano...”
“Cosa accade?”
“Chiedono di voi...”
“Chi è?”
“Corsica...”
Quella parola suonò come una sorta di codice.
“Si, sarò nel mio studio.”
Il servo andò via e Jacopo salutò Talia.
“A più tardi, cara...” le baciò la mano e raggiunse il suo studio al pianterreno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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