Mi svegliai, destata dalla luce, senza sapere bene quante ore avevo dormito.
Mentre mi vestivo udii i discorsi dei mercanti, fermi davanti alla locanda.
Perfetto, pensai, ora sono in quattro, e per di più con un chierico, meglio non mi poteva andare.
Però una cosa andava considerata attentamente, le strade non erano sicure.
Eppure, pensai, con tutta la gente attratta dalla storia del quadro..
E se fosse giunto qualcuno fin da casa mia?
Trasalii, la prudenza non è mai troppa.
Presi una pezza di cotone dalla sacca e vi avvolsi accoratamente l'elsa della spada, era troppo pericoloso andarsene in giro con quella in bella vista.
Mi chiesi perché non ci avessi pensato prima.
Tuttavia, non avevo affatto cambiato idea: sarei andata a Sygma, sola.
Non potevo fidarmi di sconosciuti, non ero ancora abbastanza tranquilla, non ero ancora pronta.
Scesi nell'ampia sala, dove potei mangiare le ottime focacce che spargevano profumo in tutto l'ambiente.
Pagai il locandiere e tornai da Ercole. Fu un piacere accorgermi che gli era stato dato da mangiare.
"Pronto per una nuova avventura, amico mio?" Sussurrai sorridendo.
Lo condussi fuori, mi calai il cappuccio sulla testa e mi avviai sulla strada per Sygma.
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