Senza fare molto caso alla strada, ripresi a cavalcare ed il fedele animale mi riporti presto sulla strada di casa.
La scena al Palazzo dei Lorena non voleva uscirmi dalla mente... quell'uomo, i suoi misteriosi accompagnatori...
Poco dopo varcai l'alto cancello ed entrai nel cortile del Palazzo de' Gufoni.
Con una mano sfiorai la mia attrezzatura da pittura, che avevo preparato ma poi non utilizzato... e tra me mi ripromisi di uscire a dipingere il giorno seguente... era tanto che non dipingevo più... troppo tempo... eppure era sempre stata la mia attività preferita...
Fu in quel momento che notai Jacopo...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Erano Jacopo ed un altro uomo.
“Talia...” disse il militare nel vedere la ragazza “... eri uscita a cavalcare? Già di ritorno? Lascia che ti presenti messer Simone Missani... viceprocuratore del re...”
“Nonché” sorridendo Simone “amico di vecchia data del capitano... incantato di conoscervi, milady...” e mostrò un lieve inchino.
“Messer Missani stava andando via...”
“Eh, ci sono molti impegni ultimamente qui...” fece Simone “... ma sono certo che avremo molte occasioni per rivederci ancora... milady... capitano...”
E andò via, lasciando Talia sola con Jacopo.
E lo sguardo del militare era cupo ed indecifrabile.
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Ero scesa da cavallo ed avevo salutato educatamente l'uomo di nome Simone. Lo fissai, era un uomo dall'aspetto strano, forse un po' sfuggente...
e quando questi, poco dopo, se ne fu andato, mi acciaiai a Jacopo... aveva uno sguardo cupo ed indecifrabile, preoccupato forse...
"Che cosa c'è, Jacopo?" sfiorandogli delicatamente il braccio "Qualcosa non va? Che cosa era venuto a dirti messer Simone?"