A quelle parole di Altea, Azable con fare sicuro di sè.
“In verità” disse “le eroine di Plauto erano quasi tutte serve o cortigiane che poi, quasi per incanto, si scoprivano essere principesse... oggi è il vostro giorno fortunato, milady... si, decisamente fortunato... ma permettete che vi parli un po' più di me prima... sono un artista, milady. Proprio come lo erano Fidia, Lisippo, Leonardo e Michelangelo. Senza falsa modestia, che è poi la virtù dei miseri e degli ignavi, sono un genio nudo e crudo. Il mio estro e la mia ispirazione sono in continuo movimento. Ai miei occhi, a differenza dei comuni miei simili, le cose non appaiono come esse sono, ma in una forma che ne muta costantemente l'essenza e la concezione. Come un Torquato Tasso io vivo con inquietudine il mio genio tormentato e quando plasmo le mie ideazioni il modo assiste impotente e impaziente al suo Destino.” Sorrise. “E voi, mia gotica delizia, siete la modella che ho scelto per il mio prossimo capolavoro. E l'umanità, naturalmente, ve ne sarà grata.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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