Jacopo fissò Talia.
“Infatti non ci riguarda...” disse “... madama Silvia ama conoscere ciò che accade intorno a lei e talvolta, in buona fede, crede che ciò possa interessare anche agli altri...” il suo tono era vagamente seccato.
“In verità” fece Silvia “non solo io sono incuriosita da questa cosa... pare infatti che in città tutti parlino di questa faccenda, capitano.”
“E perchè mai, madama?”
“Perchè il Palazzo dei Lorena è tra le dimore più importanti e belle del reame e non tutti possono permettersi di prenderlo in affitto. E poi ci si chiede chi sia questo personaggio. Si sa solo che viene da fuori. Forse dall'Oriente afferma qualcuno.”
“I soliti beninformati, immagino.” Con un'espressione riluttante Jacopo. “Comunque pare che il nostro paese sia divenuto meta di vari e pittoreschi personaggi... ladri e ricchi emiri.” Scosse il capo. “Ora vogliate scusarci, madama... ma io e mia moglie aspettiamo degli ospiti...”
Silvia comprese le parole del militare e salutò i due sposi, per poi andare via.
“Detesto quella pettegola...” fece Jacopo appena rimasto solo con Talia “... è il genere di persone che proprio non digerisco...” fissò sua moglie e tentò con un sorriso di dimenticare quella storia “... sai che sto preparando una sorpresa? Per te? A proposito di persone importanti... voglio infatti portarti a corte e farti ricevere da Sua Maestà...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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