Jacopo si voltò e fissò Talia.
“Nell'antica Grecia” disse piano “la falange era l'arma più potente... con essa Alessandro conquistò la Persia e prima ancora suo padre Filippo, con quella stessa arma, unificò quasi tutte le cittadelle greche in un unico regno... e il cuore della falange erano gli opliti, i fanti pesantemente armati... ognuno doveva difendere col proprio scudo non se stesso, ma il compagno accanto... dunque il singolo errore, lo sbaglio di uno poteva costare la morte al suo compagno o addirittura la distruzione della falange... per questo gli opliti venivano scelti ed addestrati con cura...” sorrise in modo enigmatico “... non saresti potuta entrare nella Guardia Reale, poiché i miei uomini devono mettere il bene collettivo davanti ad ogni sciocca e frivola debolezza... Talia, diciamolo ora, tra noi, così da non doverlo ripetere in pubblico... la tua famiglia, così lungimirante, saggia, liberale, non è un modello di perfezione... ha fatto comodo ai tuoi l'essere imparentati col Capitano della Guardia Reale... quando il re vedeva di cattivo occhio il vostro ruolo di mediatori tra monarchici e clericali... e poi non dimentichiamo che anche il patrimonio di famiglia scarseggiava... ora però non più, grazie al nome dei de' Gufoni... ed è un vero peccato che la superbia, l'arroganza e l'insolenza non possano essere tramutate in denaro, vero? Sennò sareste ricchissimi.” Di nuovo quel sorriso che ora però sembrava un ghigno. “Scegli pure il sacerdote che più ti aggrada per confessarti... ma bada che non tollererò problemi a causa di qualche tua sciocchezza...”
E dopo qualche istante uscì dalla stanza, per poi raggiungere il suo studio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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