Gli andai incontro sorridendo.
"Cos'è quel tono sorpreso?" Dissi in tono canzonatorio ".. Non faccio mica l'amazzone a tempo pieno.." Risi e gli feci l'occhiolino.
Abbassai lo sguardo "..credevo saresti rimasto sconvolto dai miei poveri capelli..." Aggiunsi, sedendomi accanto a lui.
"Diciamo solo che l'ultimo anno è stato un inferno.. Non abbiamo avuto nemmeno un attimo di pace.." Alzai lo sguardo verso di lui "..tu.." Dissi titubante "...non hai notizie fresche, vero? Voglio dire.. Se Diomede e mio padre sono ancora vivi..." Sussurrai con gli occhi tristi.
Non sapere era terribile.
Il rumore di passi mi distolse da quei pensieri.
Quando il domestico arrivò con il tè, lo guardai estasiata.
Non mi era mai parso tanto buono, e i pasticcini mi sembrarono la miglior delizia del mondo.
Ascoltai Roberto mentre mangiavo, rispondendo al suo sguardo con un sorriso.
"Si si, lo vedo che te la cavi bene.. Sono davvero felice per te.. Uhm.." Dissi posando la tazza "...non pensare di scappare sai, mi devi presentare la Contessa.." Con un risolino divertito.
Bevvi un sorso di tè, e lo guardai con aria interrogativa, con la tazza ancora a mezz'aria.
"Aspetta.. Cosa vuol dire che sono arrivata appena in tempo?".
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