Visualizza messaggio singolo
Vecchio 13-09-2013, 16.06.38   #212
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Jacopo indispettito fissò Talia andare via.
E per la rabbia tirò un calcio ad una sedia.
E dopo aver sorseggiato del liquore, tornò a chiudersi nel suo studio.
Talia intanto trovò il suo bagno già pronto, come aveva ordinato.
Si immerse in quell'acqua e si abbandonò a pensieri e ricordi lontani.

Era un bel paesaggio di Settembre, con le ridenti e dolci colline, i pendii floridi e verdeggianti in lontananza, il cielo terso e luminoso, le nuvole alte e bianchissime.
Il vento di Ponente aveva cominciato a soffiare tra le viti e gli ulivi, ingentilendo l'aria ormai più fresca, chiara e gradevole.
Il Sole di queste terre, in Autunno, dona un particolare colore a questo scenario, che ai più può apparire a foglia morta, e che pare posare un lento e dolce oblio su una Natura che si appresta ad abbandonarsi al suo crepuscolare riposo.
Forse solo il lento oscillare delle cime più alte degli austeri cipressi e lo scorrere mite dell'Elsa, che in quel punto segnava il passo dove la campagna mutava in bosco, sembravano rompere la malia di trovarsi in un mondo incantato.
“Non fa per te...” disse lui all'improvviso.
Talia si voltò di scatto a fissarlo.
“Si, siete male assortiti...” continuò lui, per poi portarsi le mani dietro la nuca, appoggiarsi al parapetto del ponticello e chiudere gli occhi.
“Cosa ne sai tu?” Sbottò lei vagamente infastidita. “E poi non mi pare di aver chiesto il tuo parere.”
“Basta vedervi insieme...” mormorò lui.
“Non capisco” seccata lei “perchè io debba star qui a perdere tempo... e perchè debba parlare di queste cose con te, che non solo sei uno sconosciuto, ma anche uno straniero.”
“Non rivolgergli neanche la parola, Talia!” Esclamò Veronica. “Su, il cocchiere ha ormai riparato quella ruota e possiamo tornare a casa.”
“Hai ragione...” annuì Talia all'amica “... è colpa mia che ho prestato attenzione alle sciocchezze che dice... andiamo, Veronica.”
“Ehi...” ridendo lui “... non c'è bisogno che ti alteri così... per quanto mi riguarda puoi metterti insieme a chi ti pare...” saltando giù dal muretto “... e sono io che vado via, comunque... cosa dire?” Con aria indifferente ed un vago sorriso stampato sul volto. “Magari hai ragione tu e l'Amore Vero neanche esiste... forse una vita tranquilla, la sicurezza e l'agiatezza bastano per essere felici... chissà... dunque ti andrà bene quel fanatico... i miei omaggi, milady... ritorno nel mio Paese dei Balocchi, dove la gente crede ai sogni e alla felicità.” E corse via dopo aver mostrato alla ragazza un profondo inchino.

Quel ricordo lontano attraversò in un attimo la mente di Talia, per poi dissolversi tra i vapori del bagno, mentre da fuori la governante aveva bussato.
“Milady, vi occorre qualcosa?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso