Le parole del Capo furono solenni come colui che non avrebbe sopportato udire nulla...nulla che non il proprio pensiero.....non riuscivo a comprendere cosa non lo legasse a quei due.....eppure facevano parte della stessa banda...e si erano macchiati tutti di orribili crimini........il Convento...c'era Padre Teodoro......era con'fratello di Padre Anselmo.....stavo coinvolgendo in questa situazione un'intera comunità...questi erano assassini........" Mi avevate assicurato che sarei scesa qui..in città...siete stato portato a destinazione .....Sygma.....perchè un convento..per fare altre vittime ?......o per continuare a rimanere sordomuti.......il problema che i vostri complici ridono e sguaiatamente...e i Frati non lo fanno........ma se volete entrare con la forza io non vi servo a nulla....minacciate, puntate loro coltelli...o altro ancora.......siete bravissimi in questo......"...le parole servivano a poco...il carro andava sembrava che una forza al di fuori della mia volontà andasse per i fatti suoi.....il convento..la collina e ill grande portone in legno.........guardando il Capo.....se volete, fate l'unica persona in possesso della voce......io ho i vestiti laceri e il volto tumefatto...dite loro che mi avete trovato sulla strada e mi avete raccolto....chiederò di Padre Teodoro......e farò in modo che abbiate accoglienza, ma non fate del male a nessuno.....per il buon gusto di uccidere...non si scampa...alla volonta' di Dio...."....rimasi cosi' sul carrò.......attesi ogni decisione.......ormai ero solo una fonte di bugie..enormi...altro che confessione......
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