Altea si guardava intorno, quando le si avvicinò Azable.
“Siamo qui per uno scopo preciso, milady...” disse il barone “... dobbiamo raccogliere informazioni sul quadro... il Verziere Fiesolano... date un'occhiata in giro... origliate ad ogni discussione... tra questi idioti ci sarà qualcuno che non parli solo di politica mischiata a religione... avanti, datevi da fare...” e si mischiò tra la folla.
Un attimo dopo, però, la baronessa sentì per caso una conversazione tra alcuni uomini e il capitano Jacopo.
“Come pensate di proteggere il quadro, capitano?” Chiese uno di quelli al militare.
“Santa Felicita” rispose Jacopo “è ben sorvegliata. Due uomini sono fissi a montare la guardia alla cappellina dove si trova il dipinto, mentre all'esterno un manipolo di soldati controlla ogni strada che da accesso alla chiesa.”
“Ma esiste davvero quel ladro?” Domandò un altro. “Quel... come si chiama? Ah, si... Mirabole.”
“Messere...” sorridendo Jacopo “... nessun ladro perderebbe il vantaggio di colpire di sorpresa, senza essere atteso...”
“Dunque ritenete sia solo uno scherzo?”
“Affatto.” Scuotendo il capo il capitano. “Sono convinto che esista davvero qualcuno intenzionato ad avere quel quadro... ma non si tratta certo di un personaggio pittoresco, come uscito da un romanzo, come lo si vuol immaginare.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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