Il cavaliere era diventato serio e silenzio tutto ad un tratto.
In un attimo i suoi occhi avevano assunto l'inquietudine che scuote il mare quando si approssima la tempesta, dove all'azzurro terso del cielo si sostituisce un indefinito blu cobalto.
Ma fu solo un attimo.
Poi quell'inquietudine sembrò dissolversi, o almeno i suoi tratti parvero distendersi, più per una volontà di destarsi, che non da una tranquillità riconquistata.
La mano di Altea era ancora nella sua, quando tornò a guardare la dama davanti a lui.
“Lady Altea...” disse piano “... solo per me questo privilegio? Oh, voi mi fate un grande onore, milady... spero di trarre il giusto beneficio da questa simile fortuna...” sorrise “... spero che siate giunta da sola al ballo, o sarò costretto a sfidare a duello il vostro accompagnatore... a meno che non si tratti di vostro padre o di vostro fratello...”
guardò poi la giovane Eilonwy “... davvero, mia giovane Ero, i miei occhi vi sono apparsi come... lame di ghiaccio? Oh, sarà stato certo a causa della bellezza delle dame di Sygma, della quale, voi e lady Altea, siete magnifiche rappresentanti...” e mostrò un lieve inchino ad entrambe.
Ma proprio in quel momento Altea vide Azable, poco distante, che la chiamava con un cenno della mano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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