Quegli occhi azzurri si posarono su di me e quasi mi fecero sussultare, ma poi abbandonarono i miei così rapidamente che credetti quasi di aver sognato...
continuavo a ripetermi che ero folle, che era assurdo quel pensiero che mi aveva attraversato la mente...
in preda al dubbio, lanciai un’occhiata furtiva a Jacopo, eppure lui era tranquillo... sereno come di fronte ad uno sconosciuto...
e così tentai di convincermi di aver solo sognato...
continuavo a dirmi che non era possibile...
non era possibile.
In silenzio, in preda a quella confusione che mio malgrado mi turbava l’anima, seguii la conversazione tra il Cavaliere e Jacopo...
il Cavaliere di Altafonte si chinò sulla mia mano e vi posò un lieve bacio, lo fissai in quegli occhi limpidi e pulsanti... avvertii Jacopo irrigidirsi, allora, e subito chinai il mio...
altre parole, ma io badavo loro a fatica... li osservavo silenziosamente.
“Cavaliere di Altafonte...” dissi ad un tratto, piano “Un nome curioso... mi ricorda qualcosa... un'antica leggenda...”
Ma proprio in quell’istante giunse lady Silvia, il Cavaliere si distrasse ed io tacqui...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Allora vi farò cambiare idea io, cavaliere.” Arrivando Silvia. “Mi permetterete di farlo, vero?”
“Milord...” disse Nicolò “... questa è lady Silvia.”
E Altafonte la salutò con un inchino e poi baciandole la mano.
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“Jacopo...” dissi allora, sfiorando appena il braccio di mio marito “Perdonami... ma vorrei allontanarmi in attimo, non mi sento bene in questa sala: ho bisogno di un po’ d’aria... tu non darti pena per me, tuttavia, resta pure con il nostro ospite...” indicando Nicolò Accio “Esco solo per un momento sul terrazzo, ci vediamo tra poco.”
E così, rassicurato Jacopo e congedatami con un lieve inchino da Nicolò, mi allontanai da sola verso l’alta porta a vetri che dava sull’ampio terrazzo sovrastante il giardino: avevo davvero bisogno di riordinare le idee.