Uscii sul terrazzo, mi richiusi la porta vetrata alle spalle e sospirai...
subito il vento portò a me il profumo della sera ed il canto dei grilli, infondendo subito in me una lieve ed attutita sensazione di benessere.
Lentamente, feci qualche passo sull’ampio terrazzo fino al candido parapetto marmoreo che si affacciava sul vasto giardino.
E tuttavia ero tesa...
ero oltremodo tesa.
Feci ancora qualche passo e sorrisi tra me, come tentando di ingannare me stessa e dissimulare l’agitazione, eppure essa non se ne andò.
Al contrario, la avvertii in modo persino più acuito.
E probabilmente ciò che mi irritava davvero era che non riuscivo a spiegarmene la ragione: l’uomo che si faceva chiamare, probabilmente non senza una certa pedanteria, Cavaliere di Altafonte poteva avermi davvero scossa a tal punto?
Soltanto perché aveva quegli occhi chiari e pulsanti, così simili a quelli di quel ragazzino che avevo conosciuto tanto tempo prima?
O perché portava quel nome... proprio quel nome...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Ad un tratto la ragazza udì dei passi e vide una figura avvicinarsi a lei.
“Talia...” disse Jacopo, apparendo dietro di lei “... cos'hai? Ti senti ancora poco bene? Preferisci ritornare a casa?”
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Sussultai...
“Jacopo!” dissi, voltandomi di scatto.
Ero sorpresa... agitata, quasi temessi potesse leggermi negli occhi...
“Ma no...” sorrisi poi alle sue parole “Certo che no... va tutto bene! E’ solo che... oh, lo sai quanto mi annoiano gli sciocchi discorsi che si fanno a queste feste... e quanto mi stanchi starli a sentire... avevo solo bisogno di un po’ d’aria!”
Di nuovo sorrisi e lo presi sotto braccio...
“Torniamo dentro, ti prego!”