Simone, a quelle parole di Clio, sorrise come se davvero stessero parlando cortesemente delle cose più comuni della vita.
Ma forse, in tempi tragici come questi, dove valori ed ideali svaniscono in nome del nulla, anche la vita e la morte, il Bene ed il male diventano argomenti comuni.
“Milady...” disse Simone quasi con sconcertante candore “... io sono un uomo del popolo, del tutto alieno ai valori di cui vaneggiate voi aristocratici... l'onore, il sangue, il lignaggio, per me e per gli uomini di questo secolo sono qualcosa di tanto folcloristico quanto anacronistico... dunque avrei difficoltà a riportare il vostro messaggio a quel prigioniero... tuttavia, proprio perchè viviamo in tempi e terre ormai libere, tutto ciò che demanda lo stato è forte del suo diritto... per questo sarà permesso a tutti, voi compresa, di poter assistere all'esecuzione di vostro fratello che avverrà nella Torre Vinci fra tre giorni esatti...” prese un documento dal taschino “... ho giusto qui la delibera approvata sa Sua Maestà... manca solo la mia firma... capirete con un simile atto non può essere in alcun modo falsificato... prego...” mostrandolo alla ragazza “... accertatevene voi stessa...”
Il documento recitava in maniera inequivocabile:
“Approviamo la sentenza di morte riconosciuta dal tribunale popolare ai danni degli imputati Diomede de' Sartell e Gian Maria Paroli, rei confessi di aver tramato contro i principi dello stato.
L'esecuzione avverrà il 18 Settembre del corrente anno mediante la pratica detta della mazzolata.
Giovanni I Mediseo, re di Sygma”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|