Altea aveva lanciato quelle parole ad Altafonte e lui era rimasto a fissarla con un lieve sorriso.
“Se quelle dame” disse salutandola con un cenno del capo “somigliano a voi, milady, allora sono certamente tra le più intriganti e seducenti... e rammentate... colui che vorrà concedersi la libertà di corteggiarvi sarà poi costretto a darmi soddisfazione altrove...” un nuovo inchino col capo e la vide allontanarsi.
La dama si avvicinò poi al capitano Jacopo e a sua moglie Talia.
“E' un onore, milady... sono il capitano Jacopo de' Gufoni...” salutandola il militare “... permettete vi presenti mia moglie... lady Talia...” poi sorrise e gettò uno sguardo dove si trovava Altafonte “... invero il nostro ospite straniero è alquanto bizzarro... sembra più un teatrante... uno di quegli individui animati dal cattivo gusto tipico di chi sa solo arrancare insensati tentativi per attirare l'attenzione altrui... si vede che non ha dimestichezza con ambienti nobiliari... probabilmente il banchiere Accio lo ha invitato solo in quanto nuovo e facoltoso cliente della sua banca... ma perdonatemi, milady, trovo alquanto avvilente parlare di lui... diteci qualcosa di voi... siete sola o accompagnata? E come mai vi interessate alla storia di quel fantomatico ladro?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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