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Vecchio 22-09-2013, 01.42.57   #328
Talia
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
“Oh, davvero?” mormorai, con un vago sorriso, alle parole dell’uomo di fronte a me “Ma allora, milord, sarà con voi che dovrò adombrarmi se mio marito, anche questa sera, non farà che parlare del suo lavoro...”
Risi appena.
Nella sala intanto c’era movimento, notai che i servitori stavano iniziando ad invitare tutti gli ospiti ad andare a sedersi a tavola per la cena... vidi che qualcuno si era già accomodato: lo stesso Nicolò Accio, con lady Silvia, il Cavaliere di Altafonte e lady Eilonwy... anche lady Sveva Altea, con discrezione, si era avviata verso di loro...
E fu guardando proprio nella loro direzione che assistetti al piccolo gioco di prestigio del Cavaliere...

Mi fermai di scatto, attratta dalla cosa che avevo visto.
“Talia...” chiamò la mia amica “Talia, che cosa succede?”
“Niente...” risposi distrattamente “Niente, arrivo!”
Il capannello davanti a me, intanto, si stava disperdendo tra chiacchiere e risa... e fu così che il ragazzino al centro si accorse di me, immobile.
Mi fissò per un istante ed io fissai lui, poi lui sorrise ed io immediatamente feci dietrofront.
“Aspetta!” disse raggiungendomi.
Mi bloccai...
“Si?” dissi voltandomi di nuovo verso di lui, ostentando tutta la noncuranza di cui possedevo.
“Hai visto il mio gioco...” disse “Il mio gioco di prestigio... e ti è piaciuto, vero?”
“Non so di cosa parli!” risposi, gelida.
Lui sorrise appena, con irriverenza...
“Si, invece!” ribatté “Ti ho vista!”
“Sciocchezze!” sbottai “Cosa ti fa credere che possano interessarmi i tuoi sciocchi giochi con le monete?”
Il suo sorriso si allargò appena...
“Con le monete...” sottolineò.
Io arrossii appena per essermi tradita, e di nuovo mi voltai per andarmene...
“Aspetta...” disse di nuovo “Guarda...”
“Cosa?” domandai, vagamente risentita, lanciandogli un’occhiataccia.
Lui si avvicinò lentamente e mi sfiorò i capelli...
“Questo!” disse poi, mostrandomi il piccolo fiore giallo che sembrava avervi fatto comparire.
Sollevai gli occhi su di lui e lo fissai stupita.
Lui sorrise, mi lasciò il fiore tra le mani e si allontanò senza voltarsi indietro.


Mi riscossi.
Un servitore mi stava invitando verso il tavolo... sorrisi debolmente ed annuii...
Jacopo stava ancora parlando con quell’uomo... gli lanciai un’occhiata eloquente: ero stufa di dover sentire parlare di quello sciocco quadro, dei biglietti, dell’annunciato furto... e anche di quel Mirabole.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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