"Ho detto che vi credo..." Dissi con un'espressione corrucciata "..cosa vi aspettavate da me? Che mi gettassi piangendo ai vostri piedi, supplicando pietà? Sono una principessa, non una lavandaia.. Se fossi stata così debole sarei già morta.. I miei sentimenti non contano.." Sorrisi "..Dunque è lui la vostra fonte, l'uomo che, dopo avermi ospitato, ha cercato di derubarmi, ma poi non l'ha fatto sperando forse in un maggiore guadagno? Ottimo! Immagino sia venuto da voi per aiutarmi... Comunque, non temete, verrò al castello a far visita a mio fratello..".
Naturalmente non da sola, ma con una scorta adeguata...E armata...
"Tornate pure a godetevi la festa, io farò altrettanto..".
Intorno a noi, gli ospiti avevano preso posto per la cena, e cercai Selenia e Roberto con lo sguardo.
Dopo averli individuati, voltai nuovamente lo sguardo verso Simone.
"Badate, però.." Dissi alle sue spalle, in modo che mi sentisse "..che non mi è affatto sfuggito il vostro silenzio circa il vantaggio che vi porterà tutto questo..".
Detto ciò, mi diressi verso il tavolo dove si trovavano i miei ospiti.
"Perdonate la mia assenza, ma volevo scusarmi con il viceprocuratore.. E la conversazione si è fatta.. Come dire.. Interessante.." Lanciando un'occhiata a Roberto.
Dapprima pensai di sussurrargli, ma mi resi conto che sarebbe stato poco educato.
"A tal proposito, cugino.. C'è qualcosa di cui vorrei parlarti.. Stasera.. È una faccenda delicata.. Come dire.. Affari di famiglia..".
Dissi candidamente, con un sorriso.
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