“Ora cerchiamo di non perdere la calma, Clio...” disse Roberto, prendendo le mani di lei nelle sue “... io onestamente non credo che il viceprocuratore abbia inscenato tutto questo col solo scopo di farti cadere in trappola... perchè poi? Ragiona... ha l'autorità per arrestarti anche qui se volesse... no, io non credo che sia un tranello... però ora cercheremo di accertarcene... alla festa vi è anche messer Pietro dell'Ugaccione, ex magistrato del regno... lui ha le conoscenze giuste per chiarirci questa storia... se davvero tuo fratello è qui a Sygma, l'unico luogo che ospita i prigionieri politici è il Castello di Sonio... e il figlio di messer Pietro è il direttore delle prigioni... aspettami qui... farò presto...” le sorrise e si allontanò. E mentre rimase ad aspettarlo, ad un tratto Clio udì delle voci che provenivano dal pianterreno, sotto la terrazza.
“Devo vedere messer Accio vi ho detto!” Gridò il giovane al servitore. “E' un affare urgente!”
“Mi spiace” fece il servitore “ma messer Accio ora è con i suoi ospiti. E poi non riceve nessuno qui per questioni di lavoro. Lo troverete domani in banca.”
“Ma non vuole ricevermi nella sua banca!” Urlò il giovane. “Per questo sono qui! Ditegli che messer Francesco de' Binardi vuole parlargli! Altrimenti non me ne andrò da qui!”
“Ed io chiamerò le guardie!” Minacciò il servitore.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|