Mentre continuavano ad udirsi le urla del mercante e del servitore, Cilo attendeva sempre il ritorno di Roberto.
Tuttavia Francesco de' Binardi non voleva desistere, rischiando concretamente che il servo chiamasse le guardie.
“Allora entrerò con la forza...” disse infine Francesco, spingendo via il servitore.
Ma proprio in quel momento, Clio sentì qualcuno avvicinarsi.
“Clio...” fece Roberto “... ho parlato con messer Pietro... è così, purtroppo... Diomede è prigioniero al Castello di Sonio... reo di un qualche reato politico molto grave... pare che in seguito agli ultimi scontri a Crysa, dopo che gli Uguali instaurarono la Repubblica, sia giunto qui a Sygma, legandosi poi ad ambienti filo nobiliari... e così, alla fine, è stato arrestato... domani sarà giustiziato...” e abbracciò forte la ragazza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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