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Vecchio 26-09-2013, 01.17.00   #409
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Roberto raggiunse poco dopo Clio per la colazione.
“Dopo colazione” disse il giovane “partiremo subito alla volta del Castello di Sonio.”
E infatti, finita la colazione, i servitori prepararono subito la carrozza.
Poco dopo, i due, avevano già lasciato Palazzo Fiosari.
Arrivarono al castello dopo una mezz'ora circa.
Questo gigante di granito si ergeva su un piccolo colle fuori città, oltre la sponda destra del fiume.
Giuntivi, Roberto chiese del direttore del carcere e insieme a Clio vi fu condotto da un soldato.
Ma non trovarono solo il direttore.
Con lui infatti vi era anche Simone Missani.
Il viceprocuratore ordinò allora ad una sentinella di condurre i due nella cella del prigioniero 1809.
Furono così fatti scendere attraverso una scala di pietra umida e maleodorante, fino a raggiungere un corridoio sotterraneo che dava su una piccola cella.
Qui, sulla porta di ferro, la sentinella aprì il piccolo sportellino, tanto stretto da permettere solo a stento di poter vedere nella cella.
E attraverso quello, Clio vide un uomo steso su una brandina, con i capelli lunghi e vestito di stracci.
“Voltati, canaglia!” Gridò la sentinella, ma il prigioniero non si voltò.
“Sono giorni che non tocca cibo...” spiegò la sentinella “... credo che abbia perso conoscenza.”
Tuttavia, anche se steso su quella brandina, Clio fu in grado di riconoscerlo.
Era davvero Diomede.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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