Il cuore iniziò a battere più veloce, ma non lo diedi a vedere.
"Voltati sciagurato..." Dissi, calma ma decisa "...non crederai di risolvere le cose in questo modo, evitando di dare spiegazioni.. È troppo comodo.. Avanti, so che puoi sentirmi..".
Mi voltai verso il soldato e poi alzai per un momento lo sguardo verso Simone Misseri "...aprite la cella.. Gli darò io stessa da mangiare, a costo di farglielo ingurgitare..." Sorrisi al viceprocuratore "..se muore in cella, il nostro patto non avrà più ragion d'essere e il vostro popolo non potrà bearsi del patibolo.. O sbaglio?".
Osservai ancora per un momento quella figura, lacera e immobile.
Ma avrei riconosciuto il corpo di mio fratello anche se fosse stato sfigurato.
La mia voce, si fece più dolce "...guarda che non ti permetterò di marcire qui dentro.." Tornai a guardare il soldato e il viceprocuratore "...allora, di grazia volete aprire questa porta? Non mi sembra in condizioni di nuocere a nessuno, se non a se stesso!".
Lanciai una rapida occhiata a Roberto, che se ne stava in silenzio, non mi fidavo di quegli uomini, ma non potevo nemmeno permettere che mio fratello si lasciasse morire in quel modo.
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