Quanto era cresciuto il mio Apollo, anzi il mio piccolo Guisgard.
Era diventato un bellissimo e raffinato gentiluomo.
Ma non era cambiato per niente il suo carattere come i suoi magnifici occhi azzurri e suoi sfavillanti capelli corvini.
La voce di mio zio mi scosse.
Lo guardai e dissi:"Ne possiamo parlare in privato caro zio? E' una questione importante" dissi sorridendo timidamente.