Talia così, presa la sua carrozza, raggiunse il vecchio palazzo dei de' Binardi.
Era una residenza seicentesca, dallo stile sobrio ma elegante, che tuttavia però mostrava, dato il cattivo stato, tutte le difficoltà dei suoi proprietari.
E appena la carrozza varcò il cortile, subito dall'interno del palazzo vi uscì una ragazza.
Era minuta, dalla pelle chiarissima come il corallo, i capelli mossi di un nero simile all'ebano malese e gli occhi che dall'azzurro chiaro parevano poi perdersi in un grigio quasi trasparente.
La ragazza riconobbe subito lo stemma della carrozza e vi si avvicinò.
“Lady Talia, che sorpresa...” disse salutando la dama scesa dalla carrozza “... è da tanto tempo che non venivate a farci visita... ma sono felice di rivedervi...”
“Sara!” Chiamò un giovane appena uscito in cortile. “Chi è?”
“E' lady Talia, Francesco.”
“Milady...” con un breve cenno del capo Francesco a Talia “... perdonatemi, ma non comprendo il motivo della vostra visita... mi pare che vostro marito in passato sia stato chiaro... non vuole che giungiate a farci visita... e forse non ha tutti i torti...”
“Francesco, smettila.” Riprendendolo Sara.
“Sara, torna in casa.” Fissandola lui.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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