Sara entrò portando tè e pasticcini...
la aiutai a servire e porsi al signor de’ Binardi la sua tazza, poi presi dalle mani di Sara la mia, con un sorriso...
lo sorseggiai e mi complimentai per l’ottimo tè...
“Mi dispiace per il comportamento di Jacopo...” dissi poi, dopo un lungo momento di silenzio “So che a volte è duro... ma è il suo lavoro. Sospettare, intendo... sospettare di tutti, al fine di mantenere la tranquillità in città...”
Esitai, avevo lo sguardo sul tè tra le mie mani...
“Tanti pensieri lo affliggono... specialmente adesso... con la storia di quei biglietti, di quel ladro misterioso...”
La mia voce sfumò ed io sollevai gli occhi sull’uomo.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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