“In verità” disse il viceprocuratore a Clio “non si potrebbe. Il quadro, come potete ben immaginare, è strettamente e costantemente sorvegliato. Tuttavia per voi faremo un'eccezione, milady.” Sorrise in modo ambiguo. “Per voi, dama di mondo, che ben sa ponderare cosa è giusto da cosa invece è sbagliato.” E fece loro cenno di seguirlo.
Entrarono così nella chiesa di Santa Felicita.
Sulla destra, dopo l'ingresso, si trovava la Cappellina della Deposizione, così chiamata perchè in essa era custodito un magnifico quadro che raffigurava il Cristo deposto dalla Croce.
E accanto ad esso, un po' più in basso, c'era il dipinto ormai sulla bocca di tutti: il Verziere Fiesolano.
Esso però era coperto da una lunga tela.
“Come potete vedere” fece Simone ai due giovani “ci sono guardie dappertutto. Nessuno potrebbe mai avvicinarsi al dipinto.”
Ma proprio in quel momento arrivò qualcuno.
Era un sacerdote.
“E' inaccettabile!” Esclamò. “Non potete impedire ai fedeli di venire nella Casa del Signore!”
“Lasciate che vi presenti il sacerdote di questa chiesa...” rivolgendosi Simone a Clio e a Roberto “... Padre Roberio.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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