Sara fissò Talia e poi suo padre.
“Non è un mistero, milady...” disse la ragazza alla moglie del capitano “... e forse era prevedibile... dopotutto nostro fratello era stato giudicato un assassino... e il capitano de' Gufoni dandogli la caccia si guadagnò i primi gradi per poi iniziare la sua folgorante carriera militare... in seguito sapemmo che più volte, in pubblico, egli infangò il nome di nostro fratello... l'amicizia richiede rispetto, anche nella disgrazia e soprattutto davanti alla morte... invece la durezza con cui si accanì contro la sua memoria non trova a nostro giudizio una giustificazione...” guardò poi suo padre “... perdonami, babbo...” avvicinandosi a lui in lacrime “... non volevo farti rivivere quella storia...”
“Non temere, figlia mia...” prendendo la sua mano Riano “... non passa giorno senza che la mia mente ritorni a quei fatti...” e i due si abbracciarono.
“Ma perchè” all'improvviso Sara “Francesco ha detto che presto non dovremo più sopportarlo? Cosa voleva dire?”
“Forse era solo molto arrabbiato...” rispose Riano.
“No, lo conosco...” scuotendo la testa Sara “... c'era qualcosa di diverso nel suo sguardo... ho paura, babbo... paura che possa accadergli qualcosa di terribile...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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