Altea uscì in giardino, tra i salici, l'odore dei fiori e il fruscio dei guizzanti getti d'acqua della fontana.
Da lì poteva guardare in fondo alla strada, dove sorgeva il meraviglioso palazzo del Cavaliere di Altafonte.
Quella dimora appariva silenziosa e in qualche modo austera nonostante la sua magnificenza.
Forse a causa di quell'alone di indefinito mistero che circondava la figura del cavaliere.
Ma proprio in quel momento Altea udì dall'interno il clavicembalo suonare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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