Mi voltai nel sentirlo arrivare, ero uscita in veranda per vedere il cielo, ormai privo di nuvole ma colmo di stelle.
Sorrisi, nell'udire quelle parole sussurrate, parole che avevano il potere di illuminare il viso e riscaldare il cuore.
Un brivido leggero mi attraversò, e sentii i battiti accelerare appena.
Tuttavia, restai in silenzio.
Le parole e le sensazioni si mescolavano nella mia mente, ma non le pronunciai, temendo di divenire vulnerabile.
Dovevo lasciare quel velo che ci separava, non potevo, semplicemente, dire quello che pensavo.
Ed era una tortura.
Ma era necessario, lui era sposato e io potevo avere ancora qualche speranza di sposarmi, non c'era futuro per noi, come non c'era mai stato.
Lo sapevamo bene, anche se solo i nostri occhi avevano affrontato un tale argomento, le parole e i gesti erano molto più disciplinati.
Dovevo seppellire quelle sensazioni e quei pensieri o avrei solo peggiorato la situazione.
Quando poi sfiorò la mia mano in un lieve bacio, trattenni appena il fiato, i miei occhi restarono incatenati ai suoi, e temetti che potesse davvero leggermi dentro.
Sorrisi, e il mio sorriso fu l'unica risposta a quelle parole, ma ugualmente espressivo.
"Buonanotte.." Sussurrai poi.
Lo guardai andare via, finché non sparì dalla mia vista, svoltando in un corridoio che portava alla sua stanza.
Restai a passeggiare per un poco, cercando di non pensare alle parole di Roberto, allo sguardo che mi aveva rivolto e di concentrarmi invece su Mirabole.
Alla fine, mi ritirai sospirando, raggiungendo la mia stanza.
La notte trascorse quieta e la mattina dopo mi svegliai, notando con piacere che il sole era tornato a risplendere, indossai un bellissimo abito, non troppo sfarzoso, ma adatto ad una gita in campagna, osai nuovamente indossare un cappellino all'europea, pensando che mi avrebbe protetto dal sole.
Mi acconciai i capelli e scesi dove una carrozza già ci aspettava.
"Buongiorno, cugino..." Dissi sorridendo "..dormito bene? Una splendida giornata per andare in campagna..".
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