Velv annuì a quelle parole di Elisabeth ed uscirono da quel luogo di disperazione e dolore.
Fecero poche miglia e poi, a causa della sera ormai giunta, si fermarono in una locanda.
Presero subito un tavolo e cominciarono a mangiare.
Ma poco dopo il locandiere si avvicinò loro.
“Perdonate, messeri...” disse.
“Cosa c'è?” Chiese Velv.
“Vedete... qualcuno ha notato che viaggiate armati e ho fatto domande su di voi...”
“Che genere di domande?”
“Oh, nulla di che...”
“Dunque?”
“Ecco...” mormorò il locandiere “... ho rivelato loro che siete cacciatori di taglie e quelli hanno chiesto di potervi parlare...”
“Fateli avvicinare...” annuì Velv.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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